Papa Francesco ha annunciato il 9 luglio 21 nuovi cardinali, tra cui l’ambasciatore del Vaticano negli Stati Uniti, l’arcivescovo Christophe Pierre; L’arcivescovo di origine americana Robert Prevost sovrintende alle nomine dei vescovi cattolici in tutto il mondo; e il nuovo capo dell’ufficio dottrinale vaticano, l’arcivescovo Victor Manuel Fernandez.
L’annuncio è stato dato dal Papa da una finestra del Palazzo Apostolico che si affaccia su Piazza San Pietro, al termine della preghiera settimanale dell’Angelus domenicale. Sett. Francesco ha detto che insedierà i nuovi cardinali durante una cerimonia in Vaticano il 30, affermando che i nuovi cardinali rappresentano l’universalità della Chiesa universale e il “legame indissolubile” tra il papa e le diocesi di tutto il mondo.
Dei 21 nuovi cardinali, 18 hanno meno di 80 anni e possono votare in conclave. Come al 30 settembre, il numero dei nuovi cardinali elettori sarà di 137.
Tra gli incaricati del nuovo cardinale ci sono tre funzionari vaticani: Prevost, Fernandez e l’arcivescovo italiano Claudio Cuggerotti, 67 anni, che è stato nominato capo del Dicastero vaticano per le Chiese orientali il 22 novembre.
Prevost, 67 anni, è un agostiniano nato a Chicago che è stato nominato a gennaio a capo dell’influente ufficio vaticano incaricato di raccomandare il nome del papa ai sacerdoti come vescovi cattolici. Prevost era stato in precedenza vescovo di Chiclayo, in Perù, dove ha servito come missionario per decenni.
La promozione di Fernandez, 60 anni, arriva una settimana dopo che il papa ha annunciato che il chierico, consigliere teologico di lunga data e collega arcivescovo dell’Argentina, sarà alla guida del consiglio dottrinale vaticano. In una lettera riguardante la nomina di Fernández all’ufficio dottrinale, Francesco gli ha chiesto di guidare l’arcivescovo in una nuova direzione segnata dalla promozione di modi di fare evangelizzazione e teologia senza limitare i teologi. La nomina ha già suscitato scalpore nei circoli conservatori della Chiesa cattolica.
Pierre, cittadino francese di 77 anni, è stato diplomatico vaticano di lunga data in Messico, Uganda e Haiti. Nel 2016 Francesco ha nominato Pierre suo rappresentante nelle Americhe, un incarico che l’arcivescovo continua a ricoprire nonostante abbia raggiunto la tradizionale età pensionabile per i vescovi di 75 anni. Nel suo ruolo, Pierre è responsabile dell’identificazione e dell’esame di potenziali vescovi per l’America. Chiesa.
Ora è l’ex ambasciatore caduto in disgrazia negli Stati Uniti, l’arcivescovo Carlo Maria Vigano, un teorico della cospirazione di Q-Anon che in precedenza aveva chiesto le dimissioni del papa. Pierre è stato uno strenuo difensore di Francesco in America, dove la gerarchia è stata riluttante ad accettare le priorità pastorali del papa.
In una breve telefonata con Pierre, si è detto “sorpreso e grato” per la decisione del papa di nominare cardinale l’RNC.
I leader di 10 diocesi del mondo riceveranno da Francesco la berretta rossa cardinalizia, insieme a un vice vescovo, due diplomatici vaticani e il capo della Commissione salesiana.
Tra i nuovi cardinali designati degni di nota figurano il vescovo di Hong Kong Stephen Chow, 63 anni, un gesuita che ha recentemente cercato di seminare divisioni tra la Cina ei cattolici di Hong Kong; Juba, Sud Sudan l’arcivescovo Stephen Ameu Martin Mulla, 53 anni, ospitato da Francesco durante la sua visita in Sud Sudan a febbraio; e l’arcivescovo Pierbattista Pizzaballa, 58 anni, patriarca latino di Gerusalemme.
Elenco completo dei nuovi cardinali elettori:
- l’Arcivescovo Robert Prevost, Presidente del Dicastero per i Vescovi;
- l’Arcivescovo Claudio Gugerotti; Preside del Dicastero per le Chiese Orientali;
- l’arcivescovo Victor Fernandez; Preside del Dicastero per la Dottrina della Fede;
- Arcivescovo Emil Cherrick, Missionario Apostolico in pensione
- l’Arcivescovo Christophe Pierre, Inviato Apostolico negli Stati Uniti;
- Mons. Pierbattista Pizzaballa, Patriarca Latino di Gerusalemme;
- Mons. Stephen Brislin, Arcivescovo di Cape Town, Sudafrica
- Mons. Angel Sixto, Arcivescovo di Córdoba, Argentina;
- Mons. Luis Jose Ruda Aparicio, Arcivescovo di Bogotá (Colombia);
- Arcivescovo Grzegorz Ryś, Arcidiocesi di Łódź, Polonia;
- Mons. Stephen Ameu Martin Mulla, Arcivescovo di Juba, Sud Sudan;
- l’Arcivescovo José Cobo Cano, Arcivescovo di Madrid;
- Mons. Protese Rugambwa, Arcivescovo Associato di Tabora, Tanzania;
- Mons. Sebastian Francis, Penang, Malesia;
- Mons. Stephen Chow, Vescovo di Hong Kong;
- Mons. François-Xavier Bustillo, Vescovo di Ajaccio, Francia;
- Mons. Américo Manuel Alves Aguirre, Vescovo ausiliare di Lisbona, Portogallo;
- Fra. Angel Fernandez Artime, Superiore Generale dei Salesiani di Don Bosco.
Oltre ai nuovi cardinali elettori, Francesco ha nominato anche tre cardinali ultraottantenni non idonei a partecipare al pontificio conclave. Sono: l’arcivescovo italiano Agostino Marchetto, nunzio apostolico emerito e storico del Concilio Vaticano II; Mons. Diego Rafael Padrón Sánchez, Arcivescovo di Cumana (Venezuela); e il cappuccino p. Confessore di Nostra Signora di Pompei, Buenos Aires, Argentina di Luis Pascual.
Francesco, 86 anni, ha creato 18 nuovi cardinali elettori, superando i 120 cardinali elettori fissati da Papa Paolo VI nel 1975. in vari momenti del loro pontificato.
La cerimonia di settembre per la creazione dei nuovi cardinali si svolgerà prima del tanto atteso sinodo del papa in ottobre, e sarà la nona successione di nuovi cardinali di Francesco da quando è stato eletto pontefice nel marzo 2013. Alla fine creò nuovi cardinali. Nell’agosto 2022.